Continua lo Switch-off per la banda 5G! Da oggi tocca all'Area 1B
01-05-2022
Cosa cambia con il nuovo digitale terrestre?
Con l’avvento del 5G, la banda 700 MHz (compresa tra 694 MHz e 790 MHz), che in alcune zone di Italia viene ancora utilizzata per i programmi televisivi trasmessi sul digitale terrestre dal canale E49 al canale E60, dovrà essere assegnata agli operatori di telefonia mobile in tutti gli stati membri dell’Unione Europea.
A giugno 2019 il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) ha stabilito il Piano Nazionale delle Frequenze (PNAF), secondo il quale l’Italia è stata divisa in 4 Macro Aree. Ad ognuna delle 4 Macro Aree è stato assegnato un differente periodo di transizione. La tabella di marcia per la liberazione della banda 700 MHz ha subito poi delle modifiche a luglio 2021, ed in quell'occasione il MISE ha disposto anche un’ulteriore suddivisione dell'Area 1 in Area 1A ed Area 1B.
Clicca qui per leggere il Decreto Ministeriale del 19 giugno 2019.
Clicca qui per leggere il Decreto Ministeriale del 30 luglio 2021.
Di seguito, una tabella riassuntiva con le tappe principali dello switch off:
Quindi dal 01/05/2022 le Regioni di Italia interessate dallo Switch-off sono Liguria, Toscana, Umbria, Lazio e Campania.
Cosa accadrà durante lo switch-off del 2021?
Lo switch-off causerà una riduzione delle frequenze disponibili per il digitale terrestre.
Gli operatori televisivi saranno costretti a cambiare tecnologia di trasmissione, per comprimere in modo più efficiente i segnali del digitale terrestre.
Per fare in modo che gli utenti affrontino il cambiamento in modo più graduale, il cambio di tecnologia avverrà in due fasi:
FASE 1: dal 15 ottobre 2021 al 31 dicembre 2022
DVB-T MPEG-2 → DVB-T MPEG-4
FASE 2: a partire dal 1 gennaio 2023
DVB-T MPEG-4 → DVB-T2 HEVC *
Nel dettaglio...
- Fino al 15 ottobre 2021 le trasmissioni sono state in standard DVB-T con codifica MPEG-2 per i canali SD e con codifica MPEG-4 (H.264) per i canali HD.
- A partire dal 15/10/2021 le trasmissioni saranno in standard DVB-T con codifica MPEG-4 (H.264) sia per i canali SD che per quelli HD. Dapprima il cambio di codifica ha interessato un numero di canali rappresentativi (il 20 ottobre è stata la volta di 9 canali tematici RAI e 3 canali Mediaset), mentre l'8 marzo 2022 è stata la volta di tutti gli altri canali, anche se è stata data la possibilità alle emittenti di mantenere in parallelo anche la codifica MPEG-2, laddove la disponibilità di banda lo consenta, fino al termine del 2022.
Cosa accadrà?
I TV HD Ready (ossia quelli che non sintonizzano i canali HD, es. 507) smetteranno di funzionare (si stima che siano circa 10 milioni di TV)
La soluzione:
Dotarsi di TV o decoder DVB-T2 HEVC Ready Main 10 bit
- A partire dal 01/01/2023 le trasmissioni saranno in standard DVB-T2 * con codifica dapprima MPEG-4 (H.264) e poi HEVC (H.265).
Cosa accadrà?
I TV Full HD (ossia quelli che non sintonizzano i canali 100 e 200) smetteranno di funzionare (si stima che siano circa 30 milioni di TV)
La soluzione:
Dotarsi di TV o decoder DVB-T2 HEVC Ready Main 10 bit
Cosa cambia negli impianti TV?
In questi pochi mesi buona parte degli impianti televisivi potrebbe richiedere interventi di manutenzione per poter ricevere le nuove frequenze ed eliminare eventuali disturbi provenienti dai segnali di telefonia mobile 5G.
- Negli impianti di nuova realizzazione occorrerà installare antenne 5G Free e/o centralini in grado di escludere i canali E49:E60.
- Negli impianti già esistenti è possibile intervenire interponendo un filtro 5G tra antenna e centralino tv.
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